Aurora affronta le sue paure |
(segue dall'articolo "Mettersi in gioco") Mi sono sentita meglio, più forte, solo quando ho iniziato ad affrontare le mie paure. Questo modo di ragionare è comodo, soprattutto per la mia ansia, che così diventa sempre più forte (ed io, sempre più debole). Quando ho iniziato ad "espormi" (gli psicologi dicono così quando si esegue il programma per vincere le paure), dovevo tenere a mente queste cose: Ho preparato un programma con due esercizi di esposizione al giorno, come se si trattasse di compiti che mi ha assegnato la maestra.
Una volta riuscita con l'allenamento ad affrontare tranquillamente una situazione che aveva ansia iniziale pari a 20, essa smetteva di essere una situazione pericolosa. Qualche volta facevo degli errori, ad esempio mi concentravo su pensieri negativi "questa volta è troppo difficile", oppure "sono stufa di combattere". Qui riporto una pagina: Situazione: essere in automobile da sola e fare un tratto di strada (20 Km). Pensieri: sto malissimo, cosa succederà se perdo il controllo, se svengo? Potrebbe venirmi un attacco di panico. Chi mi aiuterà? Non so se riuscirò ad arrivare a destinazione. Comportamento: sono molto tesa, eccessivamente rigida. Guardo fisso davanti a me Sensazioni corporee: i muscoli sono tesi, il cuore batte forte, la testa mi gira, ho la nausea. Emozioni: sono agitata, ho paura. Pensieri competitivi:ho l'ansia elevata, ma non mi succederà nulla, è impossibile che io svenga, e, tra non molto arriverò a destinazione. Comportamento competitivo: sono tesa, ma applicando la respirazione addominale inizio a rilassarmi. Ascolto la radio per distrarmi e non dar troppo peso al mio malessere passeggero. Sensazioni corporee: i muscoli iniziano a rilassarsi, riprendo lentamente il controllo. Emozioni competitive: sono un pò a disagio. (segue l'articolo "Gli obiettivi") Aurora Vedi tutti gli articoli pubblicati dall'autore |